La ventitreesima edizione dell’Osservatorio Findomestic presentata oggi a Milano
Consumare e produrre in maniera sostenibile.
7 italiani su 10 sono disposti a premiare ed a pagare di più i
prodotti delle aziende sostenibili.
Il 64% è pronto, invece, a boicottare le aziende non
sostenibili.
Per l’87% degli intervistati la sostenibilità non è
più una dichiarazione, ma uno stile di vita sempre
più diffuso, che in molti casi coincide anche con la scelta
più economica.
Qualità (61%) davanti a prezzo (58%) e promozioni (40%) tra i
valori guida dei consumatori italiani.
L’87% degli intervistati sceglie marchi di fiducia,
possibilmente nazionali.
8 aziende su 10 convinte che l’impegno nella
sostenibilità migliori la performance economica nel
medio/lungo periodo.
Il 76% delle imprese ha incrementato il proprio impegno nella
sostenibilità e il 24% lo ha mantenuto costante.
I CONSUMI DEL 2016:
+1,5% i consumi totali interni, +5% quelli di beni durevoli
trainati ancora dal comparto veicoli:
+12% le vendite di auto ai privati, + 23% alle aziende, +12%
le vendite di moto, +2,8% quelle di auto usate.
In aumento anche la spesa per l’acquisto di beni per la casa:
+2% l’arredamento (+2%), +3% i grandi elettrodomestici.
Tra i consumi di beni tecnologici in testa gli smartphone (+10,8%),
poi Tv (+1,4%) e Informatica (+0,7%).
La ventitreesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic,
presentata oggi a Milano, si sofferma sul concetto di
sostenibilità, esaminato sia dal lato dei consumatori, che da
quello delle aziende. Si tratta di un tema su cui Findomestic ha
investito da diverso tempo in termini di governance, trasparenza,
flessibilità dei prodotti e vicinanza ai propri clienti che
attraversano momenti di difficoltà e che ha quindi voluto
indagare con particolare attenzione.
I consumatori hanno oggi giorno un atteggiamento molto selettivo
ed esigente: ben sette su dieci sono disponibili a premiare le
aziende che investono in sostenibilità, pagando di più i
loro prodotti. Per contro, qualora un’azienda si dimostrasse
evidentemente non sostenibile, sono disposti a boicottarla
astenendosi dall’acquisto (nel 64% dei casi), oppure
sconsigliandolo a parenti ed amici (nel 45%).
In effetti la qualità intesa in senso lato (61%) è
oggi il valore guida degli italiani quando fanno acquisti davanti
al prezzo (58%) e alle promozioni (40%), capovolgendo un paradigma
che spesso vedeva il fattore economico come elemento discriminante;
l’indagine rileva poi come ben l’87% degli intervistati
sceglie marchi di fiducia, possibilmente italiani, meglio se con
una buona reputazione.
Per il 53% degli intervistati il concetto di sostenibilità
è intrinsecamente connesso alla variabile ambientale:
l’attenzione alle risorse limitate è notevole, mentre la
sostenibilità ormai non è più una dichiarazione, ma
uno stile di vita sempre più diffuso (87%).
I fattori che possono orientare il comportamento dei cittadini
in senso sostenibile sono: la necessità di tutelare le
generazioni future (33%), la consapevolezza di proteggere
l’ambiente (28%) e il risparmio economico (25%). Da notare
come l’indagine dell’Osservatorio identifichi
all’interno del campione un 31% di
“opportunisti”, ossia di coloro che si comportano in
maniera sostenibile in primis per risparmiare.